Action Bear

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Fototrappola per Animali: Con Action Bear Non Ne Perdi Uno!

Acquista la fototrappola per animali Action Bear

fototrappola action bear

Perché scegliere Action Bear come tua fototrappola?

Libretto in italiano

Per un settaggio rapido e facile

FOTO NOTTURNE SENZA FLASH

Infrarossi invisibili a 940NM

immagini nitide e definite

Grazie alla doppia lente con sensori Cmos

Le fototrappole per animali sono apparecchi che negli ultimi anni hanno incontrato un sempre maggiore apprezzamento da parte dei consumatori, che si occupano di osservare la fauna selvatica nel suo habitat oppure di caccia.

La caratteristica fondamentale di questi dispositivi è quella di non alterare in nessun modo l’ambiente in cui vengono inserite, consentendo agli animali di vivere normalmente in mezzo alla natura.

Realizzate con finiture camouflage il cui scopo è di mimetizzare gli strumenti che risultano completamente invisibili, le fototrappole per animali vengono ancorate a supporti piuttosto alti (come alberi o pali della luce) per svolgere il loro compito su ampie distese di terreno.

Il loro funzionamento è bifasico, poiché da un lato permette di scattare foto e d’altro lato di girare video, sia di giorno che di notte.

Oltre agli impieghi naturalistici, esse sono destinate anche a utilizzi di videosorveglianza, per controllare aree private, soprattutto all’aperto, e per prevenire intrusioni da parte di malintenzionati.

Uno strumento del genere è costituito da due parti:

  • un corpo macchina interno;
  • un contenitore esterno.

Il primo comprende la componentistica meccanica con obiettivi, lenti, circuiti digitali integrati e batterie, che consentono il settaggio delle varie impostazioni.

Il contenitore esterno è costituito da una vera e propria scatola, infrangibile, anti-urto e idrorepellente, completamente chiusa tranne che nella superficie anteriore, dove sono presenti due aperture, una per l’obiettivo e l’altra per i sensori di movimento.

Mediante questi fori sagomati, la fototrappola può funzionare nel momento in cui nel suo campo visivo passano soggetti in movimento, che innescano il meccanismo.

La finalità del contenitore è di proteggere il corpo macchina sia dagli agenti atmosferici (pioggia, neve, umidità, vento e sbalzi termici), sia da urti o collisioni con animali o persone che si trovano a transitare nella zona e che potrebbero manomettere l’apparecchiatura.

Nella parte superiore della scatola è inserita l’antenna che consente di realizzare una connessione alla rete mobile; il rivestimento esterno, resistentissimo all’acqua, è certificato secondo l’omologazione IP.

Sui lati sono presenti gli attacchi per una o più cinghie in nylon, utili per legare il dispositivo ai supporti.

Alcuni modelli sono dotati, nella parte inferiore, di uno speciale attacco a vite per il treppiede, un accessorio indispensabile quando è necessario effettuare riprese dal basso.

Il contenitore è chiuso ermeticamente mediante uno sportellino fornito di lucchetto, che consente l’apertura soltanto all’operatore.

Nella parte posteriore sono presenti uno o più fori per l’uscita dei cavi di collegamento, qualora l’alimentazione della fototrappola dipenda da batterie esterne spesso a pannelli solari.

Una volta montato, questo dispositivo rimane nella sede prescelta per molti mesi, durante i quali si trova prevalentemente in funzione di standby, attivandosi soltanto quando i sensori di movimento rilevano la presenza di animali o persone.

Questo requisito consente di allungare notevolmente il tempo di autonomia del prodotto, poiché durante le fasi di standby il consumo energetico è praticamente nullo.

Come per tutti i dispositivi digitali finalizzati a scattare foto o girare riprese video, anche la fototrappola per animali deve essere scelta in base alla qualità delle immagini che è in grado di offrire.

A tal proposito è opportuno analizzare i principali parametri che consentono di scegliere l’apparecchio più indicato per le proprie esigenze.

fototrappola per osservazione animali

Risoluzione delle foto

Dipende dalla densità dei megapixel (MP) che compongono l’immagine. Tale funzione è condizionata dal tipo di sensore montato sulla macchina, dato che ogni foto è composta da un numero variabile di piccolissimi puntini (pixel) che ne definiscono i contorni.

Quanto più numerosi sono i pixel, tanto più definita risulta l’immagine.

Nella scelta di un apparecchio finalizzato all’osservazione della fauna selvatica, la definizione delle foto dovrebbe essere compresa tra 15 e 30 MP, mentre per quanto riguarda le riprese, bisogna prendere in esame il numero di righe verticali (sempre composte da pixel), che compongono l’immagine. Il più diffuso standard qualitativo corrisponde a 1080 pixel, un valore indicativo della modalità “full HD“.

Operatività di scatto

É una funzione collegata principalmente a catturare il maggior numero possibile di fotogrammi in movimento. Maggiore è la velocità con cui la fototrappola effettua uno scatto, migliore è la qualità delle immagini, soprattutto perché i soggetti in movimento possono determinare la produzione di figure sfocate.

Per ottenere buoni risultati è quindi indispensabile optare per modelli che si attestano su uno tempo di scatto compreso tra 0,2 e 0,5 secondi, un valore considerato ideale per la fauna selvatica, che spesso si sposta in velocità.

Quasi tutti i modelli attualmente disponibili sono dotati della funzione di scatto a raffica, che consente di ottenere una documentazione particolarmente attendibile e precisa delle rilevazioni fotografiche.

Gli scatti a raffica sono compresi tra 10 e 15 a seconda dell’intervallo di tempo impostato;

Visione notturna.

Viene considerata una delle funzioni più caratteristiche di questi apparecchi, il cui impiego, a differenza delle fotocamere tradizionali, può essere effettuato anche in completa assenza di luce.

Gli scatti e i video girati al buio sfruttano le prestazioni di led a infrarossi a bassa emissione, che pur risultando invisibili all’occhio umano e animale, sono in grado di illuminare perfettamente la scena e quindi di ottenere immagini di buona qualità.

Grazie alle tecnologie led di ultima generazione, è possibile interpolare realisticamente le immagini che vengono regolate in base alla quantità di luce disponibile in quel momento. Il raggio massimo entro cui è possibile ottenere foto o video di buona qualità è compreso tra 15 e 30 metri.

Localizzati nella parte anteriore della fototrappola si trovano appunto i led a infrarossi, il cui funzionamento è basato sulla tecnologia PIR (passive infra red), una metodica capace di rilevare le emissioni di raggi infrarossi da parte degli oggetti in movimento.

Simili rilevatori, che possono essere uno o più di uno, vengono inseriti frontalmente e lateralmente sul corpo motore, allo scopo di poter disporre di angoli di visione compresi tra 60 e 90 gradi.

Tenendo presente che un eventuale flash, pur aumentando la resa qualitativa delle immagini, costituisce un potente elemento di disturbo per gli animali, quasi tutte le fototrappole attualmente disponibili in commercio sono costruite con tecnologia a led infrarossi.

Campo ottico

Indica la zona di territorio nella quale la fototrappola può funzionare rilevando i movimenti degli animali che si spostano sotto a un definito angolo di visione.

I modelli più perfezionati sono dotati di angoli piuttosto ampi (fino a 120 gradi), per avere l’opportunità di monitorare uno spazio sempre maggiore.

L’angolo di visione a infrarossi è un’altra caratteristica fondamentale per la fototrappola per animali il cui valore deve essere considerato con particolare attenzione prima dell’acquisto.

Autonomia

Uno dei maggiori punti di forza delle fototrappole più evolute è costituito dall’autonomia, strettamente collegata alla possibilità di lasciare l’apparecchio connesso per settimane e mesi senza dover sostituire le batterie.

L’entità del consumo energetico dipende dalla frequenza di attivazione dei sensori di movimento, dato che nella funzione di standby il consumo è quasi nullo.

I modelli più evoluti garantiscono un’autonomia di 6-8 mesi, durante i quali la fototrappola è attiva e funziona tutte le volte in cui sotto al suo campo visivo transitano soggetti in movimento.

L’alimentazione viene realizzata prevalentemente con pile alcaline AA in numero da 4 a 8, che possono essere sostituite da un alimentatore esterno oppure da piccoli pannelli solari, che vengono collegati al corpo macchina mediante un filo.

Resistenza

Deve essere molto elevata poiché simili apparecchi rimangono posizionati in spazi esterni, all’aperto e senza alcuna protezione.

Pertanto è indispensabile che la loro scocca sia idrorepellente e non consenta l’entrata di polvere e sporcizia all’interno del contenitore.

È necessario inoltre che la componentistica meccanica non subisca alterazioni funzionali in seguito a variazioni termiche.

I migliori modelli in commercio rimangono operativi da -20 fino a 50 gradi centigradi.

Memoria

Consente all’apparecchio di archiviare un notevole quantitativo di dati prima che l’operatore decida se cancellarli oppure trasferirli sul proprio device.

Le fototrappole per animali sono dotate di uno spazio di archiviazione presente su una scheda SD oppure SDHC, le cui dimensioni massime non superano i 512GB.

Bisogna tenere conto del fatto che quanto più numerosi sono i video, tanto maggiore è lo spazio di memoria occupato, per cui sarebbe consigliabile impostare in maniera equilibrata il rapporto tra scatti e riprese per consentire alla fototrappola di ottimizzare la sua autonomia.

Fototrappola per animali: istruzioni

Tra i modelli di simili dispositivi per animali in grado di offrire le migliori prestazioni in rapporto al prezzo di listino, c’è senza dubbio la Action Bear, fototrappola a infrarossi invisibili da 940 nm.

I suoi requisiti tecnici sono i seguenti:

  • risoluzione delle immagini, 32 MP;
  • riprese video in 4k;
  • presenza di doppio sensore fotografico;
  • caratteristiche di impermeabilità certificate IP66;
  • trigger time da 0,2 secondi;
  • dimensioni del display da 2,4 pollici;
  • tecnologia di connettività wireless;
  • dimensioni 17x17x7,5 centimetri;
  • peso 800 grammi;
  • contenitore esterno rivestito da sagome camouflage;
  • alimentazione a batteria da 6 volt;
  • visione notturna con tecnologia a led infrarossi a bassa emissione.

Il funzionamento di questa fototrappola per animali dipende essenzialmente dall’innovativo sistema a doppia lente CMOS, che permette di discriminare tra le riprese diurne e quelle notturne.

In questo modo, le immagini che si ottengono, oltre ad essere più nitide e definite rispettano anche i migliori standard cromatici poiché il sensore a led infrarossi invisibili a 940 nm permette di illuminare l’ambiente senza emissione di flash luminosi, lasciando indisturbati gli animali.

Un altro vantaggioso requisito della Action Bear è il trigger time, che corrisponde a un tempo di scatto compreso tra 0,2 e 0,6 secondi.

di conseguenza, le immagini risultano nitide e chiare anche al passaggio di sagome ad alta velocità, una condizione piuttosto comune durante i movimenti della fauna selvatica oppure venatoria.

L’apparecchio è completamente impermeabile (indice di protezione IP66), poiché il contenitore esterno è realizzato con materiale idrorepellente le cui parti sono perfettamente sigillate, per impedire l’entrata di agenti solidi oppure liquidi.

Per fissare la fototrappola è possibile servirsi delle cinghie di sicurezza che servono per ancorare l’apparecchio a supporti sopraelevati oppure del treppiede, che può essere inserito nell’apposito alloggiamento inferiore della scatola.

Sul lato anteriore del dispositivo sono presenti due fori superiori, di cui quello più in alto contiene l’obiettivo e quello sottostante il sensore di movimento.

Più in basso è posizionato il display retroilluminato da 2,4 pollici, che può essere controllato da due pulsanti; per il resto, tutto lo spazio disponibile è rivestito da disegni mimetici che consentono il perfetto occultamento della fototrappola in qualsiasi contesto.

Il funzionamento della fototrappola Action Bear è intuitivo e semplice, e prevede le seguenti operazioni:

  • posizionamento sul supporto prescelto
  • fissaggio con le cinghie di sicurezza;
  • settaggio delle funzioni;
  • impostazione delle funzioni foto, video oppure foto/video;
  • impostazione del trigger time (che può variare da 0,2 a 0,6 secondi);
  • controllo di data e ora dell’avvio;
  • chiusura ermetica della scatola;
  • controllo dell’autonomia.

Una volta che sono state impostate tutte le funzioni operative della, fototrappola, il suo funzionamento è garantito per 6-8 mesi, un lasso di tempo che può comunque variare in base al rapporto tra stand-by e gestione attiva dell’apparecchio.

Per avere la certezza che l’autonomia del dispositivo non si esaurisce troppo velocemente è sempre opportuno testare il suo consumo in rapporto agli scatti e alle riprese video, effettuando una semplice simulazione preventiva.

In questo modo l’operatore è in grado di ottimizzare il funzionamento dell’apparecchio, equilibrando il numero di immagini ottenute, anche in relazione al trigger time.

Spesso è infatti preferibile abbassare questo valore per non esaurire troppo rapidamente la carica energetica della fototrappola, una condizione che richiederebbe maggiori interventi di manutenzione.

Il funzionamento di Action Bear (così come di quasi tutte le apparecchiature di questo genere) deve essere impostato in base alle singole esigenze, per cui se l’obiettivo da raggiungere è collegato a osservazioni naturalistiche, le premesse sono nettamente differenti rispetto all’attività di sorveglianza, al bird watching oppure a utilizzi amatoriali.

Fototrappola per animali: come piazzarla e nasconderla

Piazzare correttamente una fototrappola per animali è l’operazione più importante per ottenere una resa soddisfacente: infatti, per quanto perfezionato sia il modello scelto, se la sua collocazione non è corretta, anche le prestazioni ottenute non servono a nulla.

La principale finalità di simili apparecchi è quella di riprendere gli animali nel loro habitat naturale senza modificarne le abitudini e senza spaventarli.

Di solito gli interventi dell’uomo alterano l’equilibrio dei rapporti tra fauna e flora selvatica, una condizione estremamente svantaggiosa ai fini scientifici.

Sistemare correttamente la fotocamera è quindi il primo passo per avere l’opportunità di ottenere riprese utili e realistiche degli animali in movimento.

Di solito questi dispositivi vengono posizionati su sostegni piuttosto alti, come rami di alberi oppure pali della luce, per consentire all’apparecchio di riprendere dall’alto, potendo disporre di un’ampia estensione di terreno visibile.

Bisogna fare in modo che la fototrappola sia nascosta dalla vegetazione, ma che l’obiettivo non sia nascosto da troppe foglie, che potrebbero interporsi con gli oggetti in movimento, rendendo nulle le riprese.

Alternativamente il dispositivo può essere posto anche sopra a rocce oppure all’interno di grotte, a patto che la visuale sia abbastanza libera.

Una simile opzione è indicata per riprese dal basso, che possono essere fatte anche utilizzando il treppiede.

Sui pali della luce le fototrappole sono decisamente più visibili e pertanto è meglio scegliere supporti non isolati, ma circondati da alberi o cespugli, che possono in qualche modo camuffare l’apparecchio, mimetizzandolo tra il verde.

In qualsiasi contesto venga inserita, la fototrappola deve comunque essere poco visibile.

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