Perché scegliere Action Bear come tua fototrappola?
Per un settaggio rapido e facile
Grazie ad un tempo di scatto di 0,2-0,6 secondi
Video in 4K e Foto da 32MP
Una fototrappola 4k, come ad esempio Action Bear, è un dispositivo molto utile per chi desidera osservare la natura servendosi di uno strumento di qualità.
Infatti gli animali selvatici possono essere studiati e ammirati solamente utilizzando un device discreto e perfettamente mimetizzabile, al tempo stesso capace di realizzare immagini e filmati nitidi e dotato di una lunga autonomia senza collegamento elettrico.
Una buona fototrappola 4k dovrebbe presentare le seguenti caratteristiche:
La fototrappola 4k Action Bear inoltre si presenta sul mercato all’interno di un confezionamento realizzato in carta ecologica riciclata, dettaglio non indifferente per la filosofia di rispetto e amore per la natura che contraddistingue l’azienda produttrice nonché la stragrande maggioranza degli utilizzatori di questi dispositivi.
Per garantire il più efficace funzionamento della fototrappola Action Bear è necessario impostarla correttamente per fare in modo che tutte le sue funzioni siano attive.
A tale scopo bisogna procedere con un settaggio accurato e preciso, seguendo step-by-step tutte le indicazioni riportate sul libretto di istruzioni che, oltre ad essere chiaro ed intuitivo, è scritto in Italiano per facilitare al massimo gli utenti nelle fasi preliminari.
Per impostare la fototrappola è opportuno eseguire le seguenti operazioni:
In commercio sono disponibili numerosi modelli di fototrappola 4k che, generalmente, garantiscono una notevole efficienza, soprattutto per quanto riguarda le prestazioni notturne.
Il termine 4k indica un’alta risoluzione, corrispondente alla modalità HD (ultra D): infatti il numero 4 indica 4000 pixel, che in realtà sono compresi tra 3840 e 4096 a seconda del modello considerato.
Valori del genere sono significativi della risoluzione dell’apparecchio, corrispondente alla disposizione dei pixel a livello orizzontale.
Rispetto alle altre risoluzioni, il 4k è senza dubbio molto più dettagliato e nel caso specifico di una fototrappola consente di realizzare foto e video di qualità superiore.
Un simile formato consente di proiettare i video registrati anche su schermi di ultima generazione, appartenenti a device che permettono di visualizzare anche i minimi dettagli evitando la sgranatura delle immagini.
Utilizzando simili dispositivi, che servono proprio per trasmettere immagini di oggetti in movimento, la loro produzione deve essere il più possibile dettagliata per individuare anche i minimi particolari utili soprattutto in caso di videosorveglianza.
In queste situazioni è indispensabile individuare volti, costituzioni corporee, dettagli fisici ed estetici dell’autore del furto oppure dell’abbandono dei rifiuti su terreni incustoditi.
Queste immagini e riprese realizzate con fototrappole 4k possono essere utilizzate come tangibile prova di un reato, e quindi documentare in maniera inconfutabile i fatti avvenuti.
Chi dispone di apparecchi 4k può comunque in fase di configurazione impostare una risoluzione inferiore, situazione che avviene ad esempio per i test di posizionamento.
In questi casi è necessario inclinare in maniera ottimale il dispositivo per fare in modo che il sistema di lenti sia orientato secondo il massimo angolo del campo visivo.
Un fattore molto importante per assicurare efficacia e longevità all’apparecchio si riferisce al corretto impiego della scheda di memoria, tenendo conto che i dati realizzati possono essere inviati in tempo reale al device di riferimento oppure rimanere nella scheda di memoria per essere visti successivamente.
Come la maggior parte di modelli di fototrappole a infrarossi, anche la Action Bear in 4k è in grado di scattare foto e registrare riprese a colori durante il giorno, mentre in assenza di luce la produzione è soltanto in bianco e nero.
Anche se può essere considerata una limitazione abbastanza notevole, questa bicromia consente di ottenere risultati nitidi e senza aloni o sbavature periferiche.
Considerate le migliori attualmente in commercio, sia per l’alta definizione delle immagini create, che per l’ampia gamma di prestazioni offerte, queste fototrappole sono adatte per osservazioni naturalistiche, attività venatoria e videosorveglianza.
Per piazzare correttamente una fototrappola 4k è indispensabile fare riferimento ad alcuni accorgimenti per mimetizzarla al meglio: tale esigenza è importante sia in caso di osservazioni naturalistiche, per non destare sospetti nella fauna selvatica, sia in caso di videosorveglianza, per non essere raggirati dai malintenzionati.
Sul mercato sono reperibili ormai quasi esclusivamente modelli di fototrappole con un motivo mimetico sulla scatola esterna, tuttavia esso può non essere sufficiente per mascherarla al meglio.
Un suggerimento per aumentare al massimo il mimetismo può essere quello di munirsi di una sciarpa a rete, un po’ di colla e una rete mimetica, allo scopo di spezzare le linee dritte lungo i bordi, interrompendo la sagoma regolare che in quanto tale è facilmente riconoscibile in un contesto naturale e pertanto individuabile.
Si può procedere ritagliando una porzione di sciarpa a rete di dimensioni leggermente superiori a quelle della fotocamera, in quanto andrà poi fissata sul macchinario e quindi è utile un leggero eccesso di tessuto.
Qualsiasi punto che andrà incollato dovrà essere dotato di rete mimetica, sempre per non interrompere il motivo della fotocamera; lo scopo della rete è quello di creare profondità.
Ovviamente seguendo questa procedura bisognerà prestare la massima attenzione a non coprire le parti importanti come l’obiettivo, mentre i sensori di movimento sono in grado di funzionare anche coperti (è comunque consigliabile lasciare liberi anche loro).
L’ideale è mescolare porzioni di rete di varie tonalità di verde e marrone, per richiamare i colori del bosco, oppure di grigio se il posizionamento prevede un ambiente urbano, ad esempio in caso di videosorveglianza.
Lo scopo principale rimane sempre quello di nascondere il più possibile la fototrappola che altrimenti non può svolgere al meglio la sua funzione, né riprendendo animali né esseri umani eventualmente malintenzionati.
Un altro fattore da tenere in considerazione per una corretta installazione della fototrappola è rappresentato dalla protezione nei confronti degli agenti atmosferici.
Infatti, sebbene quasi tutti i prodotti attualmente reperibili sul mercato dichiarino la totale resistenza nei confronti dell’umidità e delle temperature estreme, non sempre tale requisito corrisponde alla realtà.
Esiste infatti la concreta possibilità che una fototrappola perfettamente intatta dopo una leggera pioviggine, interrompa improvvisamente le sue funzioni nel corso di un acquazzone di una certa durata, compromettendo anche la sicurezza dei dati già registrati.
Oltre ad accertarsi circa la qualità dell’articolo che ci si appresta ad acquistare, preferibilmente affidandosi a rivenditori di fiducia, si può ovviare a tale inconveniente mediante un adeguato posizionamento.
Sotto a una tettoia, ad esempio, oppure in un incavo di un albero o della vegetazione, qualsiasi riparo naturale che offre il paesaggio deve essere preso in considerazione in quanto potrebbe garantire il corretto funzionamento del dispositivo anche per periodi di tempo lunghi (settimane o mesi) senza doversi preoccupare delle condizioni meteorologiche.
Anche l’altezza a cui deve essere collocato lo strumento è funzione dello scopo per cui si utilizza: se si desidera monitorare le abitudini di selvatici di piccole dimensioni, come volpi, tassi, donnole, eccetera, l’altezza ideale è piuttosto limitata, per poter apprezzare nei minimi dettagli i piccoli animali.
Viceversa, se l’obiettivo è quello di studiare i comportamenti di animali dotati di una certa mole, come ungulati di grossa taglia oppure orsi, bisognerà piazzare il dispositivo ad altezza d’uomo.
Se invece lo scopo della fototrappola è quello di esercitare una videosorveglianza, la fototrappola dovrà addirittura trovarsi in posizione rialzata rispetto a un uomo di altezza media, in quanto le riprese dall’alto forniscono particolari spesso preziosi per la ricostruzione delle effrazioni come furti, rapine o aggressioni, molto utili da mostrare alle forze dell’ordine che devono identificare i malintenzionati.
Un altro parametro, spesso sottovalutato, che si dovrebbe sempre valutare per un corretto piazzamento di tale strumento è la possibilità che esso sia oggetto di furto da parte di passanti.
Purtroppo può capitare che delle persone casualmente si imbattano in una fototrappola e decidano di impossessarsene per trarne eventuali profitti rivendendola: anche da questo punto di vista il mimetismo deve essere il più accurato possibile.